CASTELLI A CORTINA.IL CASTELLO DE ZANNA E LA CHIESETTA DELLA SS. TRINITA’ A MAJON
Nel nostro percorso attraverso la storia di Cortina andiamo a conoscere anche i castelli di cui ancora oggi restano i segni ben visibili, seppure in stato di conservazione non ottimale. Il primo di cui trattiamo è il Castello De Zanna nella frazione di Majon, situata a nord di Cortina nell’alta valle del rio Boite. Il castello si raggiunge percorrendo un sentiero dal centro di Majon a piedi o in auto. Questo edificio ci consente anche di conoscere un’altra delle piccole chiese del territorio, che era stata edificata in qualità di Cappella del signore proprietario. Gli inizi del castello si fanno risalire al 1694 (data che compare in un documento catastale) quando il nobile ampezzano Giovanni Maria Zanna o Zamaria discendente di Pietro de Zanna decide di costruire un edificio come sua residenza privata, ma con le caratteristiche di un piccola fortezza. Egli era un condottiero ed era stato insignito dall’ imperatore d’Austria Leopoldo I del titolo di Nobile di “S.Trinità e Pietra Reale”. I cortinesi, in verità, erano molto preoccupati per questa sua iniziativa perché temevano che la fortezza potesse compromettere le relazioni della comunità con il governo centrale. Si tramanda che avessero specificato nella motivazione per interrompere i lavori di costruzione il proprio giudizio anche con questo scritto ”…per il pregiudizio che la costruzione può apportare alla patria”. Con il passare degli anni si diffuse addirittura una leggenda a riguardo, si narrava che gli abitanti del luogo impegnati nella costruzione del castello, durante la notte distruggessero quello che di giorno avevano costruito. L’edificio non fu, in definitiva, completato e in seguito, durante le incursione napoleoniche, venne danneggiato e mai restaurato. Oggi ne restano dei ruderi: la bassa e bianca cinta muraria e le due torrette in angolo. Resta invece la cappella intitolata alla SS.Trinità caratterizzata in esterni dal campanile che, in realtà, è una delle due torri della fortezza e da un porticato su colonnine. L’interno è a navata unica, uno spazio di forma ottagonale, con tre altari, il maggiore in pietra e marmo, i due laterali in legno di cembro. Nell’ altare maggiore il dipinto viene attribuito ad un seguace di un pittore veneziano conosciuto come Palma il Giovane,discepolo di Tiziano. Interessante, nell’ altare di sinistra, notare che nel dipinto sono raffigurati i De Zanna in abbigliamento dell’epoca settecentesca.