di Laura Vestrucci
Sarà capitato anche a voi, mentre camminate lungo corso Italia, in estate dopo la discesa dai sentieri in quota, in inverno dopo l’ultima discesa dalla ski area, di alzare lo sguardo verso una delle prospettive più zoomate, le rocce dietro la punta del campanile, e di sentirvi beati in uno dei luoghi più belli del mondo. Poi vi guardate attorno e vedete quello che in ogni grande città del mondo vi sarebbe offerto, ovvero la schiera delle vetrine interrotta solo da qualche stradina o slargo o piazzetta. Forse non siete venuti in centro per fare acquisti, ma lo sguardo alle vetrine è inevitabile, soprattutto deve essere centellinato come l’aperitivo che vi aspetta. Non si possono vedere tutte le vetrine di Cortina in una sola volta perciò, se ci si ferma solo per un weekend si dovrà fare una selezione, magari chiedere consiglio a qualche amico che sia già stato qui, e dare la precedenza a quei negozi che hanno un’offerta locale tipica. Se invece il soggiorno è più lungo…lo struscio, come viene chiamato, è fatto apposta per vedere e rivedere. La concentrazione di negozi è alta, visto che diverse centinaia delle più diverse merceologie, almeno 300 firme tra sportswear, alta moda e pret-à-porter sono così facilmente raggiungibili, i più pregevoli proprio in area pedonale, e a queste si aggiungono le boutique di alto profilo e le gioiellerie, le profumerie e le gallerie d’arte. L’offerta fashion è in costante crescita ed evoluzione e anche in questo inizio di inverno le si è dedicato un week end nel ponte di S.Ambrogio. La fama di Cortina, che non si nega alle migliori definizioni, è sì quella di anticipatrice dei trend di stagione, ma ormai si viene delineando anche come un fashion resort, un luogo dove vivere sulla linea fashion/style in modo globale traendone benessere per sé e, attraverso iniziative solidali, anche per altri. Per non dire della frequentazione assidua di personaggi dello spettacolo e della moda degli ultimi cinquanta anni, o dei re di qualsivoglia regno creato dalla nobiltà d’origine o acquisita per il volume di business. Così è dagli anni del boom economico, quando cominciò a brillare per la cosidetta “dolce vita”, che le star del cinema italiano ed estero conducevano nel loro seppur breve passaggio, fino ai più recenti di fine ‘900 con i vari set cinematografici. E’ innegabile l’effetto trascinante che possono avere sul vasto pubblico le immagini girate in una località, e così la “cartolina” di Cortina ha fatto il giro del mondo senza bisogno di francobolli. Ma c’è un’immagine che appartiene a questa città, come forse a poche altre dell’ambiente legato alle tradizioni montane, è quella delle signore che passeggiano in corso Italia, vestite con l’abito cortinese tradizionale. La loro eleganza è di una misura diversa da qualsiasi altra, non solo per i tessuti preziosi e il design caratteristico, ma anche per quel legame sincero e ormai raro con il paese di origine o che le ospita. Nella lista dello shopping non dimentichiamo un foulard a frange con le belle stelle alpine stampate.If nothing else!