La giunta comunale ha approvato il progetto “Cortina sicuraâ€, che prevede che nei prossimi mesi vengano installate delle postazioni fisse di rilevazione della velocità nei punti più pericolosi del paese, così come richiesto da cittadini e capivilla. In particolare, le strutture verranno montate in via sperimentale sul rettilineo di Acquabona (all’altezza del bar di Zuel), sulla strada vecchia che congiunge proprio il villaggio di Zuel con Pian da Lago, a Majon, sul rettilineo di Ronco e su quello di Alverà .
I rilevatori non saranno sempre attivi, ma serviranno come deterrente e miglioreranno la qualità della vita dei residenti e degli ospiti di Cortina.
«Migliorare la qualità della vita di un paese, sia nel caso di un piccolo borgo e sia in quello di una grande città , significa anche aumentare la sicurezza stradale», spiega l’assessore alla Mobilità , Luca Alfonsi, «soprattutto nei confronti dei pedoni, degli anziani e dei bambini. Si pensi che in Italia ogni anno muoiono più di 4.000 persone in 200 mila incidenti automobilistici: quasi un paese come Cortina. Il nostro progetto “Cortina sicura†ha soprattutto finalità preventive e mira a ridurre la velocità delle auto: è un’iniziativa all’avanguardia in Italia che non nasconde il rilevatore per “fare cassa” ma anzi lo mette bene in vista. Viviamo in un paese in cui molti ragazzi vanno a piedi, sia a scuola e sia per le altre attività . Teniamo liberi i marciapiedi e andiamo piano in auto; ne beneficeremo tutti».
I rilevatori, che verranno installati entro marzo, sono dei grandi totem di plastica arancioni, molto alti e ben visibili.
Di giorno da lontano si vedono molto bene e la notte hanno un sistema catarifrangente per essere ben visibili. Gli apparecchi saranno in grado di calcolare la velocità percorsa dalle auto in tutte le direzioni, e non solo lungo quella nella quale sono posizionati. Chi supererà i limiti di velocità consentiti, che sono dei 50 orari (dato i totem saranno posizionati in centri abitati) verrà fotografato e gli sarà comminata una multa direttamente a casa. Sarà la polizia locale ampezzana che avrà il compito di gestire gli eccessi di velocità e le eventuali multe.
«Arrivare alle multe sarà comunque il passo successivo», spiega Alfonsi, «prima di tutto posizioneremo gli apparecchi facendone un’adeguata pubblicità , appunto perché vogliamo che servano soprattutto come deterrente a schiacciare il pedale dell’acceleratore; poi si faranno i test per i rilevamenti della velocità e poi analizzeremo se i punti che abbiamo individuato sono quelli giusti o se ce ne sono altri di più pericolosi. Se il progetto funzionerà non escludiamo di mettere altri rilevatori in futuro. Sono proprio i cittadini ad esempio in Alverà che ci hanno chiesto di intervenire su una strada che per molti è diventata un’autostrada vista la velocità con cui vi sfrecciano».
di Alessandra Segafreddo
Fonte: Corriere Delle Alpi